Normalmente per gli inseparabili è consigliato somministrare un misto per parrocchetti di piccola taglia con poco girasole (meglio semi piccoli sia bianchi, sia scuri) che d’estate somministro, evitando elevate quantità di avena e semi di girasole. Durante la settimana arricchisco l’alimentazione con cibi freschi, alternando mela, carota, cicoria, lattuga (sostituibile con insalata riccia o verza) o semi bolliti o germogliati.
Inoltre consiglio, una volta alla settimana del pastone, nel periodo della cova, fino alla schiusa delle uova. Nel periodo estivo eviterei il pastone e aumenterei la quantità di verdura fresca...
E’ necessario prima di dare in pasto agli uccelli la frutta fresca e in particolare la verdura, un lavaggio accurato della buccia nel primo caso e un lavaggio attento, sgocciolare e poi passare le foglie in un panno asciutto, nel secondo caso. Di grande importanza poi, sono gli estrusi, quegli alimenti che racchiudono tutto l’apporto necessario di sostanze utili all’alimentazione sana e bilanciata. Sono un po’ costosi, ma vale la pena farne uso, anche perché nutrire un animale a base di semi secchi, anche se diffusissimo, è un errore che spesso porta il pappagallo ad ammalarsi o vivere di meno.

Con un po’ di volontà e di pazienza si può trovare qualche soluzione fatta in casa: una di questa è acquistare un germogliatore e i semi più adatti e preparare questi in casa. Io per esempio, compro un misto per piccioni, lo lascio 24 ore a bagno con due cucchiai di bicarbonato di sodio e dopo tre risciacqui lo lascio bollire per 20 minuti. Una volta raffreddati i semi li somministro ai miei amici; ma attenzione, dopo 24 ore vanno buttati e non più somministrati.
Esistono poi delle altre possibilità di integrare l’alimentazione, per esempio, dare un pezzetto di pane secco, che fornisce carboidrati e permette ai nostri amici di rifarsi il becco e divertirsi nel contempo. Oppure mischiare ogni 10 giorni alla tradizionale miscela, dei pezzetti di peperoncino fresco, o dei cornflakes al mais di quelli che compriamo al supermercato, un biscotto savoiardo ogni tanto o dei datteri o fichi secchi.
Occorre sempre bilanciare la dieta in base alle esigenze del singolo pappagallo e in base al periodo stagionale e/o le condizioni in cui vive: per esempio un pappagallo che sta in casa, avrà meno bisogno di apporto calorico, rispetto a uno che vive all’esterno in voliera.
Per l’igiene e la sicurezza del cibo, è importante che questo sia ben conservato e non generi muffe, umidità o insetti; così come è opportuno pulire ogni settimana le
mangiatoie e lavare i beverini, dove l’acqua deve essere cambiata ogni giorno.
Inoltre esistono integratori di vario genere che sono molto indicati soprattutto per sviluppare le difese immunitarie (per esempio Ornicuma o Terra di Cuma).
Bisogna fare attenzione a non eccedere nell’alimentazione dei pappagalli perché in cattività il loro consumo energetico è ridotto e l’eccessivo peso può alla lunga diventare dannoso soprattutto per le femmine che si accingono a deporre. Per sapene di più: visita
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