RIPRODUZIONE Calopsite/Calopsitte: i comportamenti della coppia, come stimolare la coppia, quale deve essere il nido...e tanto altro

La coppia dovrebbe essere formata da soggetti con almento 15/18 mesi di età.
Non è sempre sufficiente mettere insieme un maschio e una femmina per ottenere una coppia.
A volte è necessario che gli uccelli si piacciano e che si crei fra loro un legame che va al di là dell’istinto riproduttivo.
Se se ne ha l'opportunità, è consigliabile mettere insieme, in gabbie adeguate, più esemplari poichè...

questo permetterà di avere coppie formate da soggetti che si sono scelti, con sicuri risultati positivi.
La deposizione può avvenire in qualsiasi periodo dell'anno.
Per stimolarla, va messo a disposizione della coppia una cassettina di legno di cm 40 di altezza e 25x25 di larghezza con un foro di entrata di 7 cm anche se poi il buco viene sistematicamente allargato dalla coppia.
Sul fondo va posto uno strato di due centimetri circa di segatura.
Alla normale alimentazione va aggiunto un pastone a base di uova sode e semi germogliati.
E' consigliabile nebulizzare sulle calopsite acqua con uno spruzzino.
Questo aumenta l'umidità e ricrea il periodo delle piogge che in natura coincide con l'inizio della riproduzione.
Circa dieci-quindici giorni dopo aver messo la cassettina di legno, avviene la deposizione delle uova.
In media vengono deposte da quattro a sei uova di colore bianco.
Il maschio e la femmina si alternano nella cova.
Generalmente il maschio rimane nel nido nelle ore diurne, mentre la femmina in quelle notturne .
Alcune coppie passano diverso tempo insieme all'interno del nido, specialmente di notte.
Questo però non è una regola, dipende sempre da soggetto a soggetto.
Conviene mettere a disposizione degli uccelli una vaschetta di acqua pulita in modo che possano regolarmente bagnarsi favorendo l'umidita delle uova necessariaalla schiusa.
In base alla temperatura ambientale, la schiusa avviene dopo 18/21 giorni dalla deposizione.
I piccoli nascono rompendo il guscio dall'interno.
Per fare ciò la natura li ha dotati di una punta acuminata detta “diamante” posta sul culmine della mandibola superiore.
L
'operazione di uscita dall'uovo può durare anche più di un giorno.Durante tutto questo tempo il pulcino continua ripetutamente a colpire con il “diamante” l'interno del guscio.
Dopo aver "tagliato" l'uovo, per uscire da esso si aiuta spingendo con i piedi fino a romperlo in due pezzi.
Alcune ore prima della schiusa, se ci si avvicina all'uovo si può già sentire il cinguettio del piccolo.
Una volta uscito, il pulcino si presenta con occhi chiusi e una pancia enorme.
La pelle è rosa chiaro ed è coperto sulla parte superiore del corpo da un piumino simile a peluria di colore giallo chiaro.
In questo periodo i piccoli di calopsitte hanno bisogno di alimentarsi con sostanze ricche di proteine.
Personalmente integro la dieta dei genitori con un pastone composto da uova sode, pan grattato, sali minerali e vitamine.
I genitori sanno per istinto che questo tipo di alimento è necessario per i loro piccoli precipitandosi a cibarsene non appena viene fornito.

Ho potuto notare che lo stesso pastoncino fornito in periodi diversi da quello riproduttivo, difficilmente viene accettato con entusiasmo dalle calopsitte.
Questo mi fa pensare che l'istinto li porta a scegliere gli alimenti idonei in base alle nececessità.
La crescita dei piccoli è velocissima e porta i genitori alla continua ricerca di cibo.
In pochi giorni il piumino giallo viene sostituito dalle prime penne.
Quando hanno raggiunto 4/5 settimane di vita, l'istinto a seguire i genitori porta i piccoli ad abbandonare il nido.
Da quel momento inizia un lungo periodo di apprendimento.
I giovani con veloci battiti alari imparano i primi rudimentali movimenti che di li a breve li porterà a volare.
Osservando poi i genitori imparano cosa e come alimentarsi.
Con il passare del tempo diventano sempre più indipendenti fino alla completa autosufficenza alimentare “svezzamento”.
Questo avviene in media dopo 8/9 settimane da quando escono dall'uovo.
I giovani iniziano una prima muta verso i 4/5 mesi.
Una successiva muta avviene verso i 12 mesi di età , ma quella completa si ha verso i 2 anni..
Bisogna evitare di farli riprodurre più di tre volte l'anno togliendo loro il nido e gli alimenti eccessivamenti ricchi di proteine.
L'eccessivo dispendio di energie richieste nella riproduzione potrebbe comprometterne la salute.
 

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